La Pasqua è la festa cattolica più sentita dal popolo cristiano. Insieme agli ebrei, si festeggia questo giorno importante per ricordare la resurrezione di Gesù Cristo e la fuga degli ebrei dall’Egitto.
La parola “pasqua” deriva dal greco “pascha”, a sua volta deducibile dalla parola aramaica “pasah” che vuol dire “passare oltre”. A secondo della religione, entrambi i popoli ricordano in questo periodo un passaggio importante. Gli ebrei rammentano l’attraversamento del Mar Rosso in fuga dagli egizi, mentre i cristiani il passaggio dalla morte alla vita di Gesù.
Perché si mangia l’agnello a Pasqua?
Le tradizioni e le usanze di questa festività sono tante e la maggior parte derivano dagli usi e costumi della religione ebraica. Ad esempio la tradizione di mangiare l’agnello a Pasqua deriva proprio dalla Pesach, ovvero la pasqua ebraica. Quest’usanza fa riferimento a quando Dio annunciò al popolo d’Israele che li avrebbe liberati dalla tirannia degli egiziani. Infatti, Dio disse che quella notte avrebbe colpito a morte ogni primo genito egiziano, senza distinzione tra gente e bestiame, e che per riconoscere chi colpire o no con il suo castigo, il popolo ebraico doveva segnare le porte con il sangue di agnello. Inoltre esisteva un comandamento in riferimento alla pasqua ebraica che diceva di offrire a Dio gli agnelli il giorno 14 del mese ebraico di Nisan, e che quella stessa notte bisognava consumare il sacrificio. Con il tempo il simbolo dell’agnello è divenuto Cristo stesso e il suo sacrificio per rimettere il mondo dai peccati.
Pasqua: chi decide in quale giorno si festeggia?
La data della ricorrenza di Pasqua è mobile in quanto dipende dal plenilunio di primavera. Decidere una data fissa per tutti nel mondo cristiano fu motivo di lotte e controversie tra la chiesa d’oriente e di occidente, poiché la prima era composta da ebrei convertiti che festeggiavano la Pasqua il 14 Nisan, il primo mese dell’anno ebraico, quindi sempre in giorni diversi anno dopo anno.
Solo con il Concilio di Nicea del 325 si è ottenuta una soluzione, ovvero quella di celebrare la festività la domenica che seguiva il plenilunio di primavera, mettendo d’accordo cristiani d’oriente e di occidente. Da quell’anno in poi la Pasqua si celebra tra il 22 marzo e il 25 aprile, denominando così il giorno in cui cade la ricorrenza pasqua alta o bassa, a secondo del periodo in cui capita.
Regali Pasqua: perché si regala l’uovo?
La tradizione di regalare e mangiare le uova di Pasqua risale già ai primi cristiani che in questa festività dipingevano le uova di rosso, per ricordare il sangue di Gesù Cristo versato sulla croce, stesso colore con cui pitturavano croci e altri simboli. La scelta dell’uovo è ben studiata. Infatti, la simbologia riconduce l’uovo alla nascita di una nuova vita, che veniva associata alla rinascita di Cristo.
Quest’usanza però poteva essere utilizzata anche a Natale, visto che il 25 dicembre si festeggia la nascita di una nuova vita, quella di Gesù. Il simbolismo delle uova è stato però rafforzato nel periodo pasquale perché la chiesa obbliga i cristiani durante la Quaresima a non mangiare carne. Un tempo questo divieto era rivolto anche alle uova. Poiché le galline non possono essere obbligate a non deporre, gli allevatori dell’epoca, si trovarono con un surplus di uova che non potevano mangiare e nemmeno vendere. Da questa necessità nacque la tradizione di farle bollire rendendole dure come sassi, e di dipingerle con colori sacri e simbolici.
Idee regalo Pasqua
Tante sono le idee regalo per Pasqua. Si va dalle idee classiche a quelle personalizzate. Oltre all’uovo, la tradizione cristiana vede tra i possibili regali la famosa colomba. Questo dolce italiano tradizionale è diventato con il tempo un simbolo, un po’ come il panettone o il pandoro natalizio. Secondo una leggenda, la colomba rilassare all’epoca longobarda. Si narra che nella città di Pavia nel sesto secolo al re Albonio fu offerto un panettone a forma di colomba come simbolo di pace. Nella realtà la simbologia di regalare la colomba a Pasqua fu un’idea del pubblicitario Dino Villani. L’ispirazione venne dallo scopo di far soldi. Sfruttando i macchinari e gli ingredienti usati per il panettone, ma aggiungendo la glassa all’amaretto e le mandorle, e dando al dolce la forma della colomba, si creò il simbolo d’eccellenza delle festività pasquali.
Regali Pasqua personalizzati
Con l’avvento della società moderna, oltre all’uovo e alla colomba, così come a Natale, anche a Pasqua la tradizione vede lo scambio dei regali. Si può scegliere tra tante idee, ma i regali di Pasqua più apprezzati sono quei doni personalizzati che si aggiungono come sorpresa nell’uovo. Ad esempio per chi adora cucinare, si può optare per biancheria da cucina personalizzata come presine, grembiuli e guanti da forno. I romantici invece possono puntare sui puzzle personalizzati, cronici e porta candele. Non dimentichiamo poi i gioielli e perché no, l’anello di fidanzamento. Infatti, spesso gli uomini scelgono questa festività per fare la “famosa” proposta di matrimonio.
Se invece l’uovo non è tra le vostre idee regalo Pasqua, si può optare per un’alternativa molto valida, ovvero la scatola di latta personalizzata in cui inserire caramelle, cioccolatini o i biscotti preferiti di chi riceve il regalo. La scatola è disponibile in tre forme diverse: rotonda, rettangolare o a forma di cuore. Spesso questo genere di dono è molto più apprezzato di un’idea comune come l’uovo di Pasqua. La scatola di latta personalizzata inoltre può essere riutilizzata nel tempo non solo per contenere cibi prelibati, ma può essere adoperata anche per raccogliere fotografie, piccoli oggetti da collezione, ricordi e tanto altro.
Chi invece colleziona i classici piattini su cui sono dipinti i paesaggi o i simboli dei luoghi turistici, tra i regali di Pasqua ci sono i piatti personalizzati. Potete scegliere voi con quale foto, frase o disegno personalizzare il piatto. La tecnica utilizzata per imprimere la foto sul piatto in ceramica è particolare, il che rende questo metodo di stampa adatto a resistere nel tempo. Sono disponibili in due grandezze, 20 cm o 10 cm. Al piattino personalizzato si può aggiungere (oppure no) un piccolo uovo, come simbolo della festività.
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